(da le 100 Citta' d'Italia 1920 circa )
L'Aquila trova la fonte principale della sua floridezza economica nell'agricoltura.
Le industrie estrattive sono assai poco sviluppate, mentre troverebbero un largo campo d'azione nella natura del sottosuolo di tutta la provincia. Dall'esame del sottosuolo, incominciato per vero da pochi anni, risulta che abbondano la torba, l'alluminio, il ferro ed i materiali da costruzione. Per l'estorba-mento degli ampi giacimenti di Campotosto sono state costrutte e già funzionano una ferrovia ed una teleferica. Da minerale Abruzzese viene estratto l'alluminio a Bussi (Aquila).
La grande estensione dei boschi è condizione assai favorevole per le industrie del legno. La costruzione dei mobili di legno curvato, è un'industria recente, ma già molto perfezionata.
L'industria del vino si applica specialmente mediante lavorazione eseguita direttamente dai proprietari dei vigneti. La produzione media del vino dal 1909 al 1920 è stata di hi. 472.000.
Le industrie chimiche hanno notevole rilievo per opera di due grandi organismi, quello della Società Italiana di Elettrochimica e della Società Romana buccheri. La Soc. It. Elettrochimica produce nei suoi stabilimenti di Bussi, per via elettrolitica, soda caustica, cloruro di calce, ipolclorito di soda, tetra-cloruro di carbonio, idrogeno, ecc. La Soc. Rom. Zuccheri, nei suoi grandi stabilimenti di Avezzano estrae dalle barbabietole coltivale nel Fucino, zucchero greggio e alcool etilico, dando una produzione di zucchero che rappresenta una forte percentuale nell'intero quantitativo prodotto in tutta Italia.
La ricchezza dei corsi d acqua e la possibilità della costruzione di serbatoi artificiali ha dato forte impulso al sorgere di officine di produzione di energia elettrica, ma si è ancora molto lontani dalla completa utilizzazione della forze idrauliche della provìncia.
L'industria turistica va prendendo notevole sviluppo.
L'Abruzzo Aquilano per la sua bassa temperatura è frequentato sempre più da villeggianti estivi. La vicinanza di Aquila ai monti più alti della Penisola (principalmente al Gran Sasso) richiama nella città molti alpinisti.
L'attività commerciale ha raggiunto un grado notevole di sviluppo. Essa si svolge principalmente nel campo del commercio interno. Nel commercio estero prevale quello d'importazione avviatosi in questi ultimi anni, specialmente con la Germania, con l'Austria, con la Jugoslavia e la Cecoslovacchia.
Il commercio d'esportazione, assai scarsamente esercitato ha tuttavìa un qualche sfogo verso la Francia e la Svizzera, per alcuni prodotti del suolo o animali, e verso gli altri paesi per la produzione di una caratteristica sua piccola industria, quella dei merletti a tombolo. Ma nel commercio estero della Nazione non può dirsi che la provincia sia così scarsamente rappresentata, perchè molta parte della sua produzione vinicola si convoglia verso le grand» ditte che esercitano quel commercio dagli scali marittimi.
L'importanza della funzione del credito e l'utilità dei mezzi offerti dalla tecnica bancaria, per lo sviluppo del commercio, sono ben sentiti nella provincia di Aquila, e ciò è dimostrato dal numero e dalla floridezza degli Istituti bancariì, che in essa operano da molti anni.
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