sabato 10 settembre 2011

San Bernardino da Siena

  (da le 100 Citta' d'Italia 1920 circa )

Il 19 giugno 1525 si collocò la prima pietra della chiesa di San Bernardino da Siena, eretta secondo i disegni di Nicola Filotesio, detto Cola dell'Amatrice. La facciata è la suprema espressione della Rinascenza in Abruzzo; si erge maestosamente al di sopra di am­pia ed alta scalea, e presenta tre ripiani espressi nei tre ordini classici. Nell'interno troviamo un soffitto ba­rocco intagliato in verde e oro, in cui sono ricavati dei quadri ad olio; dello stesso stile è l'organo sulla porta. La seconda cappella a destra contiene una pala smaltata di Andrea della Robbia, raffigurante la Ri­surrezione di Gesù e l'incoronazione della Vergine.
Nella predella sono l'Annunciazione, la Natività, l'A­dorazione e la Circoncisione. Degne di nota sono le grandi dimensioni, insolite nei Della Robbia, di que­st'opera che già da sola dona splendore alla scul­tura aquilana di quest'epoca. Monumento insigne e veramente significativo, sempre nella nave destra, im­prontato al più puro Rinascimento, è il sepolcro che racchiude il corpo di san Bernardino da Siena, morto in Aquila nel 1444. L'arca è un organismo gran­dioso in due corpi, su basamento, animato da statue arieggianti opere di Donatello e del Verrocchio e completamente rivestito di finissime ornamentazioni ricavate nella pietra : è tutto uno splendido manto fio­rito che avvolge le spoglie del santo, dovuto forse all'arte finissima di Silvestro Aquilano. Luigi XI di Francia inviò un'urna d'argento pel corpo del santo, ma nel 1529 fu dovuta vendere dagli Aquilani per pa­gare  l'enorme taglia impesta dal principe d'Orange.
A sinistra dell'altare maggiore è il monumento Pe­reira Camponeschi. eretto nel 1483 da Silvestro' Aqui­lano, in cui ricorrono molti motivi del sepolcro di san Bernardino, e che è tra le più riuscite derivazioni del­la scultura fiorentina. È un'espressione vivida di arte possente e gentile che, nel ritorno alla pura bellezza dell'antichità classica, non dimentica 1" ispirazione e la passione religiosa.
È di quest'epoca anche Santa Maria della Miseri­cordia. Altre chiese nel '400 e nel '500 non furono costrutte; ogni rione  aveva già la sua parrocchia

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