Le origini
Situata a 10 Km a nord-est di L'Aquila questa citta' era gia' nota all'epoca dei Sabini ,per essere la seconda per importanza dopo Rieti. Prendeva il nome dal fiume Aterno, che come ricorda Strabone attaversava l'abitato e Varrone afferma che il fiume aveva dato anche il nome anche ai suoi abitanti, Amiternini che abitavano cioe' nelle vicinanze del fiume Aterno.Catone affermava che Amiternum era nelle vicinanze della piu' antica citta' Sabina : Testruna . Nelle vicinanze viene collocata anche l'importante citta' di Lista (che viene considerata il centro degli Aborigeni) .Situata in una ottima posizione sia per il clima che per il terreno estremamente fertile,la zona aveva come centro amministrativo l'odierna S.Vittorino. La citta' fortificata (termine in latino oppidum) venne occupata dai Romani nel 293 A.C. durante la terza guerra sannitica e la battaglia fu una disfatta per gli Amiternini che alla fine contarono circa 2800 morti e 4270 prigionieri. Assoggettata definitivamente la Sabina ,nel 1290 A.C., la citta' entro' a far parte dell' Impero Romano con uno status di "Sine Suffragio" e cioe' senza diritto di voto ma che si trasformo' in tempi relativamente brevi , nel corso del II secolo in "Optimo Iure " e cioe' in cittadinanza con tutti i diritti e doveri di una citta' Romana.
La trasformazione e lo sviluppo durante l'Impero Romano
A seguito della conquista dell' oppidum il centro si sposto' gradualmente dal colle San Vittorino verso i piedi del monte stesso sviluppandosi verso l' Aterno , per intenderci dove sono attualmente il taetro e l'anfiteatro. Il perimetro non doveva superare i 3 Km ed era delimitato verso sud dalla necropoli in localita' Torroncino, verso ovest dall 'attuale zona di Cermone.Il foro con ogni probalita' si trovava in zona sud ,tra il teatro e la statale che porta a Teramo ( attuale SS 17).Da questa zona proviene il famoso calendario custodito nel museo di L'Aquila.Sulla destra del fiume si trovavano le terme alimentate da un acquedotto lungo 2658 metri. Un acquedotto piu' lungo posto pero' alla sinistra del fiume e che aveva origine dalle sorgenti dl Rio Grande (l'attuale Villa Raiolo di Pizzoli ) che alimentava il centro citta'e terminava nell' Ara di Saturno era lungo 3500 metri. Un iscrizione in bronzo ci dice che il primo acquedotto era patronato della famiglia Sallii e che aveva il nome di Acquae Arentani.Il primo restauro si ebbe nel 325 D.C. con la sistemazione delle terme ad opera di C.Sallio Sofronio Pompeiano ,facente parte della curia della citta ' (curia Septimiana Augustea) . Il secondo , denominnato Aqua Augustae invece fu costruito piu' recentemene . Le terme furono costruite da un certo L. Iulius Pompilius Betulenus Apronianus e vengono menzionate da una terza iscrizione . Il teatro,il cui scavo fu iniziato nel 1878 è situato nel centro cittadino , nella localita' denominata Ara di Saturno. Con una cavea ricavata dal pendio della collina che si trova ad est,si presentava con due ordini di gradini e doveva avere una capienza di 2000 spettatori.Successivamente (IV Secolo) fu abbandonato e destinato a necropoli . Ben piu capiente era l'Anfiteatro ,che si trovava alla destra del fiume Aterno all'incrocio della strada Teramo-Preturo.Era una costruzione non molto grande e misurava mt 68x53.Il perimetro comprendeva 48 arcate (ancora oggi perfettamente conservate).Delle gradinate non vi è piu' traccia ma dovevano contenere almeno 6.000 spettatori.La costruzione è databile intorno al I°secolo d.c. anche se successivamente ha subito dei maldestri tentativi di miglioramento. Ricche e vaste necropoli dovevano circondare l'abitato e furono riportate alla luce in due riprese.Importanti tombe furono scoperte con arredi bronzei che sono custoditi una parte al Museo di Chieti e al museo dei Conservatori a Roma. Una piccola catacomba si trova sotto la Chiesa di San Michele Arcangelo ed è dedicata a San Vittorino.Recentemente nella zona degli scavi stanno permettendo di attribuire un importante tempio a Feronia, in cui sono stati scoperti numerosi capitelli corinzi e fregi con ghirlande.Anche questi conservati al Museo Archeologico di Chieti.
Per questo post voglio esprimere un ringraziamento a Francesco Montorselli di Cesaproba studioso e innamorato della Storia abruzzese e aquilana in particolare.
Situata a 10 Km a nord-est di L'Aquila questa citta' era gia' nota all'epoca dei Sabini ,per essere la seconda per importanza dopo Rieti. Prendeva il nome dal fiume Aterno, che come ricorda Strabone attaversava l'abitato e Varrone afferma che il fiume aveva dato anche il nome anche ai suoi abitanti, Amiternini che abitavano cioe' nelle vicinanze del fiume Aterno.Catone affermava che Amiternum era nelle vicinanze della piu' antica citta' Sabina : Testruna . Nelle vicinanze viene collocata anche l'importante citta' di Lista (che viene considerata il centro degli Aborigeni) .Situata in una ottima posizione sia per il clima che per il terreno estremamente fertile,la zona aveva come centro amministrativo l'odierna S.Vittorino. La citta' fortificata (termine in latino oppidum) venne occupata dai Romani nel 293 A.C. durante la terza guerra sannitica e la battaglia fu una disfatta per gli Amiternini che alla fine contarono circa 2800 morti e 4270 prigionieri. Assoggettata definitivamente la Sabina ,nel 1290 A.C., la citta' entro' a far parte dell' Impero Romano con uno status di "Sine Suffragio" e cioe' senza diritto di voto ma che si trasformo' in tempi relativamente brevi , nel corso del II secolo in "Optimo Iure " e cioe' in cittadinanza con tutti i diritti e doveri di una citta' Romana.
La trasformazione e lo sviluppo durante l'Impero Romano
A seguito della conquista dell' oppidum il centro si sposto' gradualmente dal colle San Vittorino verso i piedi del monte stesso sviluppandosi verso l' Aterno , per intenderci dove sono attualmente il taetro e l'anfiteatro. Il perimetro non doveva superare i 3 Km ed era delimitato verso sud dalla necropoli in localita' Torroncino, verso ovest dall 'attuale zona di Cermone.Il foro con ogni probalita' si trovava in zona sud ,tra il teatro e la statale che porta a Teramo ( attuale SS 17).Da questa zona proviene il famoso calendario custodito nel museo di L'Aquila.Sulla destra del fiume si trovavano le terme alimentate da un acquedotto lungo 2658 metri. Un acquedotto piu' lungo posto pero' alla sinistra del fiume e che aveva origine dalle sorgenti dl Rio Grande (l'attuale Villa Raiolo di Pizzoli ) che alimentava il centro citta'e terminava nell' Ara di Saturno era lungo 3500 metri. Un iscrizione in bronzo ci dice che il primo acquedotto era patronato della famiglia Sallii e che aveva il nome di Acquae Arentani.Il primo restauro si ebbe nel 325 D.C. con la sistemazione delle terme ad opera di C.Sallio Sofronio Pompeiano ,facente parte della curia della citta ' (curia Septimiana Augustea) . Il secondo , denominnato Aqua Augustae invece fu costruito piu' recentemene . Le terme furono costruite da un certo L. Iulius Pompilius Betulenus Apronianus e vengono menzionate da una terza iscrizione . Il teatro,il cui scavo fu iniziato nel 1878 è situato nel centro cittadino , nella localita' denominata Ara di Saturno. Con una cavea ricavata dal pendio della collina che si trova ad est,si presentava con due ordini di gradini e doveva avere una capienza di 2000 spettatori.Successivamente (IV Secolo) fu abbandonato e destinato a necropoli . Ben piu capiente era l'Anfiteatro ,che si trovava alla destra del fiume Aterno all'incrocio della strada Teramo-Preturo.Era una costruzione non molto grande e misurava mt 68x53.Il perimetro comprendeva 48 arcate (ancora oggi perfettamente conservate).Delle gradinate non vi è piu' traccia ma dovevano contenere almeno 6.000 spettatori.La costruzione è databile intorno al I°secolo d.c. anche se successivamente ha subito dei maldestri tentativi di miglioramento. Ricche e vaste necropoli dovevano circondare l'abitato e furono riportate alla luce in due riprese.Importanti tombe furono scoperte con arredi bronzei che sono custoditi una parte al Museo di Chieti e al museo dei Conservatori a Roma. Una piccola catacomba si trova sotto la Chiesa di San Michele Arcangelo ed è dedicata a San Vittorino.Recentemente nella zona degli scavi stanno permettendo di attribuire un importante tempio a Feronia, in cui sono stati scoperti numerosi capitelli corinzi e fregi con ghirlande.Anche questi conservati al Museo Archeologico di Chieti.
Per questo post voglio esprimere un ringraziamento a Francesco Montorselli di Cesaproba studioso e innamorato della Storia abruzzese e aquilana in particolare.